Mentre le attività ricettive stanno vivendo un periodo di ripresa grazie alla massiccia presenza dei turisti stranieri nel nostro paese, i negozi al dettaglio si trovano lentamente a dover chiudere i battenti secondo quanto rilevato da un’indagine sulle imprese italiane. Il fenomeno si sarebbe acuito negli ultimi dieci anni con una sensibile riduzione delle attività commerciali, tendenza, questa, destinata a diffondersi, secondo le previsioni, in seguito alla crisi economica peggiorata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina.
Questa moria è stata riscontrata soprattutto nei centri storici delle città del centro nord ed è dovuta a molteplici fattori, tra tutte: i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori. Non a caso, a sparire, sono state librerie e negozi di giocattoli, abbigliamento e arredamento. La tendenza agli acquisti online e presso le grandi catene ha certamente danneggiato questo tipo di attività, mentre farmacie, negozi di computer e telefonia sono aumentati notevolmente grazie alla forte richiesta dei prodotti venduti. C’è da sottolineare, inoltre, che di fronte al fallimento delle imprese italiane, troviamo la crescita di negozi gestiti da stranieri.
In conclusione, la situazione seppur grave può essere migliorata puntando sull’efficienza e la produttività degli esercizi commerciali, investendo su innovazione e strategie di marketing e muovendosi su più fronti attraverso i nuovi canali digitali a disposizione.