Lavoro e disabilità, la formazione può aiutare l’integrazione

Una recente ricerca pubblicata sul sito dell’Inail illustra i dati relativi all’inserimento dei disabili nella vita sociale e lavorativa, rilevando che circa il 51% del personale medico intervistato considera la formazione uno strumento fondamentale e l’80% risulta interessato a partecipare a un corso di aggiornamento sul tema disabilità e lavoro. Fondamentale appare l’approfondimento di argomenti come giudizio di idoneità, inserimento e integrazione delle persone con disabilità da lavoro oltre alla valutazione delle capacità lavorative.

Nel documento vengono analizzati i possibili ostacoli all’inserimento nel mondo del lavoro del personale con disabilità. Le problematiche pratiche legate allo svolgimento del lavoro risultano tra quelle più evidenti, senza contare l’impreparazione delle aziende nell’includere i lavoratori disabili. In più, la collaborazione tra medici e datori di lavoro appare determinante nei progetti di reinserimento del disabile da lavoro.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sarebbero oltre 1 miliardo, circa il 15% della popolazione mondiale, le persone con disabilità; incrociando, poi, i dati con l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) sappiamo che 800 milioni si trovano in età lavorativa e che la loro esclusione dal mercato del lavoro e dalla vita sociale produce un costo compreso tra il 3% e il 7% del Pil.

Per questo motivo la Commissione europea ha stabilito linee generali per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro con la direttiva 2000/78/CE, sottolineando il dovere di rimuovere gli ostacoli che impediscono lo svolgimento delle attività lavorative delle persone disabili. L’Italia ha recepito la direttiva con il d.lgs. 216/2003 e successive integrazioni (legge 99/2013), che impone ai datori di lavoro, pubblici e privati, di apportare cambiamenti nella gestione per garantire ai disabili di esercitare il loro diritto al lavoro. Infine, l’art. 28 del D.Lgs.81/2008 prevede la valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti i rischi particolari. Infine, la legge 190/2014 ha dato mandato all’Inail di occuparsi dell’integrazione lavorativa di persone con disabilità da lavoro.

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